Call for papers

Per l’invio dei contributi originali, non inviati ad altre riviste, il testo deve essere proposto corredato di un abstract in inglese e uno nella lingua di stesura del saggio, ciascuno non più di 500 caratteri, spazi inclusi, e di 5 key words, privo di indicazioni relative all’autore; in un file a parte va spedita un documento con nome/cognome, titolo, istituzione di appartenenza, email; vanno seguite le norme redazionali disponibili online nella sezione dedicata (Normativa editing). La mail con il contributo deve essere inviata a info.informazionefilosofica@gmail.com

Call for papers

The original unpublished contributions must be proposed with an abstract that has to be written in the language of the essay and in English (each one with no more than 500 keystrokes, including spaces, and 5 keywords, without references to the author of the essay). A different file must be sent with the following information: first name/last name of the author, qualification, membership, personal email; the editorial rules are available online in the devoted section (Normativa Editing). All the materials have to be sent to: info.informazionefilosofica@gmail.com

NR 12 – 2024 – Fine (o ritorno) della storia? 

Invio entro: 15 marzo 2024

Il concetto di fine della storia, la cui origine risale a Hegel e poi alla teorizzazione di Alexandre Kojève, è diventato un paradigma filosofico-politico di grande fama con Francis Fukuyama. Si tratta dell’ipotesi di una fuoriuscita della civiltà globale dal processo storico-dialettico, con un conseguente superamento delle tensioni storiche e dei conflitti ideologici attraverso la realizzazione di un ordine socio-politico definitivo, associato da Fukuyama al trionfo della democrazia liberale e del modello capitalista.

Se la globalizzazione e l’unipolarismo rappresentano da un punto di vista culturale, sociale, economico e geopolitico una diretta emanazione della nozione di “fine della storia”, che trova nel soluzionismo tecnico-scientifico un ulteriore correlato, altri elementi del contesto contemporaneo sembrano sfidare questa prospettiva, con la persistenza di conflitti globali, la rinascita di istanze identitarie, le tendenze verso ordini di carattere multipolare e l'emergere di sfide esistenziali epocali connesse, ad esempio, al cambiamento climatico e alla disuguaglianza economica. 

Questo ha portato alcuni ricercatori, anche sulla scorta del seminale Scontro delle civiltà di Samuel Huntington, a riconsiderare la presunzione della “fine della storia” e a suggerire l’ipotesi dell’inverarsi di un "ritorno della storia", che acquisirebbe una nuova preponderanza negli scenari contemporanei.

«Informazione Filosofica» accoglie contributi volti a trattare in termini interdisciplinari il dibattito fra “fine” e “ritorno” della storia. Oltre che l’analisi teoretica e politologica della questione, sono ammessi contributi volti a considerare le numerose costellazioni tematiche implicate:

  • Filosofie della storia
  • Teorie della modernità e della postmodernità
  • Nazionalismo, populismo e identità politica
  • Irruzione della storia nelle categorie del diritto
  • Etica e politica nell’era del ritorno della storia
  • Filosofia dell’ambientalismo, fra storia e apocalisse
  • Globalizzazione e sue implicazioni filosofiche
  • Filosofia della tecnologia


NR 12 – 2024 – End (or return) of history? 

Submission until the 15th of March 2024

The concept of the end of history, the origin of which goes back to Hegel and then to Alexandre Kojève’s theory, became a philosophical-political paradigm of great renown with Francis Fukuyama. It is the hypothesis of the emergence of global civilization from the historical-dialectical process, resulting in the overcoming of historical tensions and ideological conflicts through the realization of a definitive socio-political order, associated by Fukuyama with the triumph of liberal democracy and the capitalist model.

If globalization and unipolarity represent from a cultural, social, economic and geopolitical point of view a direct emanation of the notion of the “end of history”, which finds in techno-solutionism a further correlate, other elements of the contemporary context seem to challenge this perspective: the persistence of global conflicts, the resurgence of identity instances, trends toward multipolar orders and the emergence of epochal existential challenges related, for example climate change and economic inequality. 

This has led some researchers, partly in the wake of Samuel Huntington's seminal Clash of Civilizations, to reconsider the presumption of the “end of history” and to suggest the hypothesis of the occurrence of a “return of history”, which would acquire a new preponderance in contemporary scenarios.

«Informazione Filosofica» welcomes contributions aimed at addressing in interdisciplinary terms the debate between the “end” and the “return” of history. In addition to theoretical and political analysis of the issue, contributions aimed at considering the several constellations involved are welcome:

  • Philosophies of history
  • Theories of modernity and postmodernity
  • Nationalism, populism and political identity
  • Breakthrough of history in the categories of law
  • Ethics and politics in the era of the return of history
  • Philosophy of environmentalism, between history and apocalypse
  • Globalization and its philosophical implications
  • Philosophy of technology

NR 10/11 (numero doppio) – 2023 – Spazio e Tempo  

Invio entro: 15 ottobre 2023 

Dopo aver approfondito la nozione di spazialità (nr. 9/2023), Informazione Filosofica intende aprire un cantiere intellettuale e speculativo sulla relazione fra due polarità che rappresentano un approfondimento del medesimo alveo di riflessione, su di una scala, tuttavia, maggiormente estesa e di matrice multilivellare: spazio e tempo.

Nozioni imprescindibili nella strutturazione della storia della filosofia occidentale, dalla sapienza tragica dei Greci fino al contemporaneo confronto con le scienze (in particolare, la fisica, per quanto concerne l’ontologia, e le neuroscienze, per ciò che riguarda il momento percettivo e gnoseologico), queste nozioni meritano di essere indagate in forma plurale e comparatistica.

Saranno ammessi pertanto contributi dedicati all’una o all’altra nozione, ma particolarmente apprezzate saranno le ricerche in cui ad essere considerata sia la polarità concettuale nel suo insieme, dove i due termini siano considerati nella reciproca relazione e nelle diverse possibili sfumature – unitive, divergenti, dialettiche, polari o oppositive.

Il fascicolo nr. 10/11 di Informazione Filosofica raccoglie saggi che interpretino in una prospettiva storica (storia della filosofia, storia delle idee, storia del pensiero scientifico) le nozioni di spazio e tempo, nonché l’ampia messa di concetti affine a questa diade, intesa in termini descrittivi e fenomenologici, ma anche ontologici e metaforico-analogici.

Parimenti rilevante è l’interesse per i contributi speculativi volti a orientare in direzione teoretica l’analisi concettuale, con particolare attenzione per le tematiche attinenti ai problemi epistemologici e alle questioni implicate dalla filosofia della scienza.

Fra gli argomenti di maggiore rilevanza: la natura ontologica dello spazio e del tempo (ad esempio, nel dibattito fra realismo e costruttivismo); l’esplorazione delle prospettive filosofiche squadernate dalla fisica contemporanea (con particolare attenzione alla nozione di spazio-tempo); l’estetica dello spazio e del tempo; l’analisi del rapporto tra coscienza ed esperienza spazio-temporale; le implicazioni politiche, sociali e giuridiche di tali conoscenze.

 

NR 10/11 (double issue) – 2023 – Space and Time

Submission until the 15th of October 2023 

After having explored the notion of spatiality (nr. 9/2023), Informazione Filosofica aims to promote an intellectual and speculative debate on the relationship between two polarities, which represent a deepening of the same field of research, but, on a more extensive and multilevel scale: space and time.

These are in fact notions which have played a pivotal role in the structuring of the history of Western philosophy, from the tragic wisdom of the Greeks to the contemporary comparison with the sciences (in particular, physics, as regards ontology, and neuroscience, as regards the perceptive and epistemological moment), and currently deserve to be investigated according to a pluralistic and comparative approach.

Texts devoted to space or time will be therefore admitted, but particularly appreciated will be the essays in which this polarity is considered as a whole, where the two terms are understood in their mutual relationship and in their different nuances – unitive, divergent, dialectical, polar or oppositional.

The double issue nr. 10/11 of Informazione Filosofica thus collects essays which deal with the notions of space and time in a historical perspective (history of philosophy, history of ideas, history of scientific thought) as well as the wide range of similar concepts, understood in descriptive and phenomenological terms, but also from ontological and metaphorical-analogical point of views.

It is also relevant the interest in speculative contributions aimed at orienting conceptual analysis in a theoretical direction, with particular attention to issues related to epistemological problems and the questions implied by the philosophy of science.

Thus, among the most relevant topics: the ontological nature of space and time (for example, in the debate between realism and constructivism); the exploration of the philosophical perspectives revealed by contemporary physics (with particular attention to the notion of space-time); the aesthetics of space and time; the analysis of the relationship between consciousness and space-time experience; the political, social and legal implications of such knowledge. 

NR 9 – 2023 - Evoluzione e decadenza 

Invio entro: 10 marzo 2023

Il concetto di evoluzione richiama lo svolgimento o sviluppo di un ente (o principio), evocando un movimento ordinato e progressivo in direzione di un fine. La nozione di decadenza esprime invece il processo opposto – o complementare – di disgregazione di un ente (o principio).

La polarità concettuale rappresentata dai due termini evoca unitamente una lente ermeneutica capace di produrre, nella prassi filosofica, un’ampia messe di riflessioni, di cui, nella storia del pensiero, si sono giovati numerosi ambiti del sapere, i quali proprio a partire dalla dialettica fra evoluzione e decadenza hanno saputo trarre spunti teorici e modelli strutturali di estrema rilevanza.

Il fascicolo nr. 9 di Informazione Filosofica raccoglie saggi che interpretino in una prospettiva storica (storia della filosofia, storia delle idee, storia del pensiero scientifico) le nozioni di evoluzione e decadenza, nonché l’ampio novero di concetti affine a questa diade, che tanto spazio ha occupato negli sviluppi del pensiero occidentale – e non solo. Si pensi, fra i tanti, ai concetti di progresso, crescita, emancipazione, da un lato, regresso, crisi, tramonto, dall’altro lato.

Parimenti rilevante è l’interesse per i contributi speculativi volti a orientare in direzione teoretica l’analisi concettuale, con particolare attenzione per le tematiche attinenti ai problemi epistemologici dell’evoluzionismo e alle questioni implicate dalla filosofia della storia.

Sono infine ammessi contributi interdisciplinari interessati a indagare le connessioni fra i paradigmi ermeneutici ispirati alle figure dell’evoluzione e/o della decadenza e le applicazioni di tali schemi teorici alle altre discipline (in particolare: sociologia, antropologia, letteratura, arte, teologia, scienza teorica).

 

NR 9 – 2023 – Evolution and decadence

Submission until the 10th of March 2023 

The concept of evolution recalls the development or enhancement of a being (or principle), evoking an orderly and progressive movement towards an end. The notion of decadence expresses instead the opposite – or complementary – process of disintegration of a being (or principle).

The conceptual polarity represented by the two terms jointly evokes an hermeneutic lens capable of generating a wide range of reflections in the philosophical practice. Precisely of them, in the history of thought, several fields of knowledge have taken advantage, by being able, starting from the dialectic between evolution and decadence, to draw theoretical patterns and extremely important structural models.

The 9th issue of Informazione Filosofica thus collects essays which interpret through an historical perspective (history of philosophy, history of ideas, history of scientific thought) the notions of evolution and decadence, as well as the wide range of similar concepts, considering how much this dyad has exercised a significant role in the development of Western (and not only) thought. It is much clearer, if we mention the concepts of progress, growth, emancipation, on the one hand, regression, crisis, decline, on the other.

Equally relevant is the interest in speculative contributions aimed at orienting conceptual analysis in a theoretical direction, with particular attention to issues relating to the epistemological problems of evolutionism and to the questions implied by the philosophy of history.

Eventually, warmly admitted are those interdisciplinary contributions which investigate the connections between the hermeneutical paradigms inspired by the notions of evolution and/or decadence and the applications of these theoretical schemes to other disciplines (in particular: sociology, anthropology, literature, art, theology, theoretical science). 

NR. 8 – 2022 – Riflessioni sulla spazialità

Invio entro: 10 novembre 2022

Il fascicolo 8 (2022) di Informazione Filosofica sarà dedicato a una tematizzazione del concetto di spazialità. Sono ammessi tutti quei contributi volti a trattare in maniera originale, organica e approfondita tale nozione filosofica e i concetti afferenti alla sua cornice teoretica (spazio, luogo, ambiente, cosmo, ecc.).

La questione della spazialità è un tema centrale nella tradizione filosofica occidentale in quanto determinazione essenziale della realtà e dei modi della sua manifestazione nell’esperienza dell’individuo e delle collettività. La spazialità è infatti una qualificazione della realtà esteriore, ma, al contempo, una forma gnoseologica essenziale mediante cui il soggetto percepisce il mondo e ne fa esperienza. In questa cornice, affrontare la questione della spazialità è compito imprescindibile per accedere all’indagine dell’essere e, dunque, per tematizzare l’ontologia.

Tale ricerca teoretica, entro cui la spazialità assurge a categoria essenziale del dispiegamento dell’essere, come variamente tematizzato dalle più autorevoli voci della tradizione filosofica europea (si pensi solo, fra gli altri, a Platone, Aristotele, Descartes, Kant, Husserl e Heidegger), si dispiega nella contemporaneità in una estensione multilivellare dell’interesse verso la topologia: questa si declina, a titolo esemplificativo, nelle problematiche ecologiche, nell’indagine del rapporto fra uomo e natura, nell’archeologia filosofica dell’identità dei luoghi (il Genius loci), nell’estetica delle formalizzazioni artistiche degli spazi (mediante immagini), nella poetica dello spazio (Bachelard), nell’indagine epistemologica e scientifica attorno a possibili formalizzazioni descrittive lo statuto essenziale della realtà in forma topologica. È anche alla discussione di tali tematiche che il presente call for papers è rivolto, al fine di mappare in termini il più possibile esaustivi la fisionomia filosofica della nozione di spazialità nella contemporaneità.

 

NR. 8 – 2022 – Considerations on spatiality

Submission until the 10th of November 2022

The isssue nr. 8 (2022) of Informazione Filosofica will address the concept of spatiality. All those contributions aimed at discussing this philosophical concept and the ideas connected to its theoretical framework (space, place, environment, cosmos, etc.) in an original, systematic and in-depth way are welcome.

The issue of spatiality is a central topic of Western philosophical tradition as long as it represents an essential determination of reality and describes the ways of its manifestation in the experience both of the individual and of the community. Spatiality is in fact a qualification of external reality, but, at the same time, an essential gnoseological form, through which the subject perceives the world and experiences it. In this context, addressing the issue of spatiality is an essential task to access the investigation of being and, therefore, to thematise ontology.

This theoretical research, within which spatiality rises to the essential category of the unfolding of being, has been variously discussed by the most authoritative voices of the European philosophical tradition (just think, among others, of Plato, Aristotle, Descartes, Kant, Husserl and Heidegger). It is also a fundamental philosophical path for our current age, where it is deepened in a multilevel extension: topology is declined, by way of example, in ecological problems, in the investigation of the relation between man and nature, in the philosophical archeology of the identity of places (the Genius loci), in the aesthetics of the artistic formalizations of spaces (through images), in the poetics of space (Bachelard), in the epistemological and scientific investigation of descriptive formalizations of reality in topological form. It is also to the discussion of these issues that our call for papers is addressed, in order to exhaustively map the philosophical development of the concept of spatiality in the contemporary world. 

NR. 7 – 2022 – Tradizione e innovazione (II)

Invio entro: 10 luglio 2022  

Il fascicolo 7 (2022) di Informazione Filosofica riprenderà, in una prospettiva di sviluppo e approfondimento, la coppia concettuale “Tradizione” e “Innovazione”, già tematizzata nel precedente numero. Sono ammessi tutti quei contributi volti a tematizzare in maniera organica, approfondita e costruttiva il sottile rapporto teoretico che connette i due lemmi, nel loro potenziale fenomenologico, ermeneutico, linguistico, psicologico, metafisico persino.

La necessità di conciliare tale binomio è un tema assai popolare e mainstream nel dibattito contemporaneo. Eppure sono pochi gli esperimenti, tanto a livello teoretico-speculativo quanto programmatico, che sono stati capaci di ricavare conclusioni autenticamente ragionate e condivisibili dalla messa a frutto di tale connessione, che tende spesso, in forma riduzionista, a far prevalere due tendenze antinomiche e “squilibrate”: da un lato un tradizionalismo rigido e passatista, dogmatico, incapace di confrontarsi efficacemente con lo Zeitgeist (lo spirito del tempo); dall’altro lato un progressismo utopista e accelerazionista, inadatto a comprendere l’eredità del passato, l’importanza delle nozioni di identità e fondamento.

Il presente fascicolo intende invece indagare in una prospettiva “mediana” vari tentativi speculativi contemporanei (o, su un piano storico-filosofico, la genealogia di quei concetti, tradizioni di pensiero, scuole filosofiche che tale binomio hanno costruttivamente affrontato) che hanno colto in maniera creativa e feconda la commistione di Tradizione e Innovazione. Al contempo, alcuni contributi potrebbero applicare una logica decostruttiva e problematizzante rispetto a quei paradigmi che, abusando di tale immaginario, si sono rivelati in ultima istanza incapaci di elaborare un quadro speculativo rigoroso e compiuto.

 

NR. 7 – 2022 – Tradition and Innovation (II)

Submission until the 10th of July 2022 

The issue nr. 7 (2022) of Informazione Filosofica will address the conceptual couple "Tradition and Innovation", already thematized in the previous issue, in order to develop and deepen this theoretical framework. All those contributions aimed at considering the subtle theoretical relationship that connects the two terms (in their phenomenological, hermeneutic, linguistic, psychological, even metaphysical dimension) are thus admitted.

The urgency of reconciling this combination is a very popular and mainstream question in the contemporary debate. Yet few experiments, both on a theoretical-speculative and a programmatic level, have been able to draw authentically reasoned and shareable conclusions from the exploitation of this connection, which often tends, in a reductionist form, to let two antinomic and “unbalanced” tendencies to prevail: on the one hand, a rigid and dogmatic traditionalism, unable to effectively deal with the Zeitgeist (the spirit of the time); on the other hand, a utopian and accelerationist progressism, unable to understand the legacy of the past and the importance of the notions of identity and foundation.

This issue, instead, intends to investigate in a “median” perspective various contemporary speculative attempts (or, on a historical-philosophical level, the genealogy of those concepts, traditions of thought, philosophical schools, which have constructively addressed the two concepts) that have understood in a creative and fruitful way the connections between  Tradition and Innovation. At the same time, some contributions could apply a deconstructive and problematizing logic to to those paradigms which, by misusing this imaginary, have been unable to elaborate a rigorous and complete speculative framework.


NR. 6 – 2022 – Tradizione e innovazione

Invio entro: 10 marzo 2022  

Il fascicolo 6 (2022) di Informazione Filosofica affronterà la coppia concettuale “Tradizione” e “Innovazione”. Sono ammessi tutti quei contributi volti a tematizzare in maniera organica, approfondita e costruttiva il sottile rapporto teoretico che connette i due lemmi, nel loro potenziale fenomenologico, ermeneutico, linguistico, psicologico, metafisico persino.

La necessità di conciliare tale binomio è un tema assai popolare e mainstream nel dibattito contemporaneo. Eppure sono pochi gli esperimenti, tanto a livello teoretico-speculativo quanto programmatico, che sono stati capaci di ricavare conclusioni autenticamente ragionate e condivisibili dalla messa a frutto di tale connessione, che tende spesso, in forma riduzionista, a far prevalere due tendenze antinomiche e “squilibrate”: da un lato un tradizionalismo rigido e passatista, dogmatico, incapace di confrontarsi efficacemente con lo Zeitgeist (lo spirito del tempo); dall’altro lato un progressismo utopista e accelerazionista, inadatto a comprendere l’eredità del passato, l’importanza delle nozioni di identità e fondamento.

Il presente fascicolo intende invece indagare in una prospettiva “mediana” vari tentativi speculativi contemporanei (o, su un piano storico-filosofico, la genealogia di quei concetti, tradizioni di pensiero, scuole filosofiche che tale binomio hanno costruttivamente affrontato) che hanno colto in maniera creativa e feconda la commistione di Tradizione e Innovazione. Al contempo, alcuni contributi potrebbero applicare una logica decostruttiva e problematizzante rispetto a quei paradigmi che, abusando di tale immaginario, si sono rivelati in ultima istanza incapaci di elaborare un quadro speculativo rigoroso e compiuto.

 

NR. 6 – 2022 – Tradition and Innovation

Submission until the 10th of March 2022 

The issue nr. 6 (2022) of Informazione Filosofica will consider the conceptual will address the concepts of “tradition” and “innovation”. All those contributions aimed at considering the subtle theoretical relationship that connects the two terms (in their phenomenological, hermeneutic, linguistic, psychological, even metaphysical dimension) are thus admitted.

The urgency of reconciling this combination is a very popular and mainstream question in the contemporary debate. Yet few experiments, both on a theoretical-speculative and a programmatic level, have been able to draw authentically reasoned and shareable conclusions from the exploitation of this connection, which often tends, in a reductionist form, to let two antinomic and “unbalanced” tendencies to prevail: on the one hand, a rigid and dogmatic traditionalism, unable to effectively deal with the Zeitgeist (the spirit of the time); on the other hand, a utopian and accelerationist progressism, unable to understand the legacy of the past and the importance of the notions of identity and foundation.

This issue, instead, intends to investigate in a “median” perspective various contemporary speculative attempts (or, on a historical-philosophical level, the genealogy of those concepts, traditions of thought, philosophical schools, which have constructively addressed the two concepts) that have understood in a creative and fruitful way the connections between  Tradition and Innovation. At the same time, some contributions could apply a deconstructive and problematizing logic to to those paradigms which, by misusing this imaginary, have been unable to elaborate a rigorous and complete speculative framework.

NR. 5 – 2021 – Libertà e condizionamento

Invio entro: 30 novembre 2021

Il fascicolo 5 (2021) di Informazione Filosofica sarà dedicato alle diverse possibili declinazioni morfologiche delle nozioni di “libertà” e “condizionamento”. La questione verrà tematizzata a partire dal suo specifico nucleo filosofico, di carattere teoretico e metafisico, ovvero la millenaria discussione attorno a “libero arbitrio” e “determinismo”, per poi essere declinata secondo la totalità delle branche e metodologie di carattere speculativo, dalla filosofia della religione alla teologia, dalla filosofia morale all’antropologia filosofica, dalla sociologia alla psicologia.

Significativa attenzione verrà rivolta a quelle che sono oggi le due principali traiettorie di ricerca attorno a cui il tema della libertà viene approfondito in ambito accademico e di alta cultura: la filosofia politica, con i problemi propri dell’ordinamento statuale moderno e della globalizzazione, e le neuroscienze, nel loro tentativo di integrare analisi scientifica e scienze umane nel rinnovamento della comprensione antropologica.

Il rapporto fra libertà e condizionamento pone degli interrogativi di stretto carattere teoretico ma dalle ricadute assai pragmatiche, e dai risvolti esistenzialmente implicanti. Per confrontarsi con questo ordine di problemi, ovviamente, oltre alla questione speculativa, fondamentale è la ricomprensione storico-filosofica ed ermeneutica delle traiettorie che, nella nostra tradizione filosofica occidentale (ma non solo) hanno attraversato con estrema profondità l’abisso dell’interrogazione.

Sono quindi accolte tutte quelle proposte che intendono indagare il carattere multilivellare e problematico della nozione di “libertà” e della sua imprescindibile antitesi, il “condizionamento” – nonché le proposte che di tale polarità ermeneutica mettano in luce non tanto la opposizione quanto la complementarietà e/o la reciproca interdipendenza.

 

NR. 5 – 2021 – Freedom and conditioning 

Submission until the 30th of November 2021

Dossier number 5 (2021) of Informazione Filosofica will be devoted to the different morphological unfoldings of the notions of “freedom” and “conditioning”. The theme will be organized starting from its specific philosophical core, which is theoretical and metaphysical in character: the millennial discussion around “free will” and “determinism”, that then develops according to all the speculative branches and methodologies, from philosophy of religion to theology, from moral philosophy to philosophical anthropology, from sociology to psychology.

Significant attention will be devoted to today’s main research trajectories around which the theme of freedom is discussed in academia and high culture: political philosophy, with its questions of the modern state and globalization, and neuroscience, with its effort to blend scientific analysis and human sciences with the renewal of an anthropological understanding.

The relationship between freedom and conditioning poses questions of strictly theoretical character; these questions, however, also have extremely pragmatic margins and existentialist ramifications. To approach this class of problems what is obviously fundamental, aside from the speculative question, is the historical-philosophical and hermeneutical understanding of these trajectories. The latter have traversed the abyss of questioning with extreme depth and refinement in – but not only – our Western tradition of philosophy.

Thus, here are welcomed all the proposals that aim to investigate the multifaceted and problematic character of the notion of “freedom” and of its essential antithesis, “conditioning” – as well as proposals that highlight the complementarity and/or mutual interdependence of this hermeneutical polarity rather than its opposition.


NR. 4 – 2021 – Dimensioni e configurazioni dell’autorità 

Invio entro: 30 giugno 2021 

Il fascicolo 4 (2021) di Informazione Filosofica sarà dedicato alle diverse possibili dimensioni e configurazioni della nozione di autorità. Il tema verrà declinato con particolare attenzione per la dimensione filosofico-politica e giuridica, entro cui il concetto di “autorità” e la sua relazione con un’ampia costellazione tematica (libertà, Stato, comunità, società, modernità) ha sviluppato discussioni secolari, tutt’oggi di estrema attualità. Ciò nondimeno, il tema verrà considerato, secondo le peculiarità di Informazione Filosofica, su un piano interdisciplinare, concedendo spazio alla comprensione ermeneutica della nozione di “autorità” in tutti gli ambiti umani in cui questo concetto ha rivestito un ruolo teoretico e progettuale rilevante – quindi, sociologia della cultura, teologia, esoterismo, gnoseologia, epistemologia della scienza, ecc.

Sono quindi accolte tutte quelle proposte che intendono indagare il carattere complesso della nozione di “autorità”, mostrando come la crisi del “principio di autorità” nell’esperienza umana, pur conquistando alla libertà individuale e conoscitiva spazi significativi, abbia determinato al contempo nuovi squilibri, perdite culturali e metodologiche rilevanti, particolarmente perniciose nella topologia liquida e virtuale della postmodernità.

A una valorizzazione (non passatista, bensì critica e all’altezza dei tempi) della nozione di “autorità” è dunque rivolto il presente fascicolo, considerando che problematizzare le plurime dimensioni e configurazioni dell’autorità significa per Informazione Filosofica, in ultima istanza, porsi il problema del “fondamento”, nella sua inesauribile e stratificata dialettica rispetto alle polarità essenziali in cui la realtà – antropologica, ontologica, sociale e politica – si dà all’uomo.

 

NR. 4 – 2021 – Dimensions and patterns of authority

Submission until the 30th of  June 2021 

The issue nr. 4 (2021) of Informazione Filosofica will be devoted to the vaious dimensions and patterns of the notion of “authority”. The topic will be considered with particular attention to the philosophical-political and juridic dimension: in these domains the concept of “authority” and its relationship with a broad framework of topics (freedom, State, community, society, modernity) has developed secular discussions, that are still extremely topical today. Nonetheless, the theme will be considered, according to the peculiarities of Informazione Filosofica, on an interdisciplinary level, underlyning the hermeneutic understanding of the notion of “authority” in all the human areas in which this concept had – or still has – a relevant theoretical and project-oriented role – such as sociology of culture, theology, esotericism, gnoseology, epistemology of science, etc.

All those proposals that are aimed to investigate the complex nature of the notion of “authority” are therefore welcomed. They will contribute to show how much the crisis of the “principle of authority” in human experience has conquired significant spaces for individual and cognitive freedom, but at the same time has caused new imbalances, relevant cultural and methodological losses, that are particularly damaging in the liquid and virtual topology of postmodernity.

This dossier is therefore aimed at a (not traditionalist, but critical and up to date) valorisation of the notion of “authority”, considering that by problematizing the multiple dimensions and patterns of authority Informazione Filosofica ultimately points out the problem of the “foundation”, in its inexhaustible and stratified dialectic and in relation to the essential polarities in which reality – the anthropological, ontological, social and political one – manifests itself to mankind.

 


NR. 2/3 - 2020 - Ordine e Caos

Invio entro: 30 luglio 2020

I numeri 2 e 3 di Informazione Filosofica saranno dedicati alla questione filosofica del rapporto fra i concetti di Ordine e Caos.

Il tema è, in tutta evidenza, tanto complesso e sfaccettato, che si è deciso di dedicare due fascicoli della rivista alla sua disamina. Sono accolti contributi che considerino la relazione fra queste due polarità concettuali in tutti i domini della filosofia: dalla filosofia teoretica alla metafisica classica, dalla filosofia del diritto alla filosofia della religione, dall'estetica alla filosofia morale, dalla filosofia politica alla gnoseologia.

Sono anche accolte proposte interdisciplinari, in cui la questione filosofica sia declinata secondo altre metodologie: dall'economia alla sociologia, dall'arte alla letteratura, dalla psicologia alla storia.

Il focus del fascicolo sarà in ogni caso rivolto all'indagine del carattere essenziale di tali polarità. Ci si chiederà, cioè, sino a che punto Ordine e Caos sono dei principi costitutivi della realtà e delle sue diverse declinazioni, tanto in senso ontologico quanto gnoseologico e/o prassistico. Fondamentale sarà approfondire e stimolare il dibattito attorno al carattere oggettivo o, al contrario, soggettivo, di tali elementi, al fine di comprendere se tutt'oggi queste antichissime nozioni - di cui alcuni contributi potranno ricostruire la genealogia - risultino ancora feconde o meno per la comprensione della realtà, o se richiedano un aggiornamento alla luce dell'orientamento decostruzionista di larga parte del pensiero contemporaneo. Anche il lato complementare di Ordine e Caos potrà essere valorizzato, mostrandone come tale nozioni siano hegelianemente co-implicate l'una nell'altra: nietzscheanamente, «bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante».

NR. 2/3 - 2020 – Order and Chaos

Submission until the 30th of July 2020

The issues nr. 2 and 3 of Informazione Filosofica will be devoted to the philosophical question of the relationship between the concepts of Order and Chaos.

The subject is noticeably so complex and multifaceted that it is necessary to dedicate two issue of the magazine to its analysis. Contributions that consider the relationship between these two conceptual polarities in all the domains of philosophy are welcomed: from theoretical philosophy to classical metaphysics, from the philosophy of right to the philosophy of religion, from aesthetics to moral philosophy, from political philosophy to gnosiology.

Interdisciplinary proposals are also accepted: the philosophical question can thus be considered according to not-specific philosophical methodologies: from economics to sociology, from art to literature, from psychology to history.

The focus of the issue will be however the investigation of the essential nature of these polarities. It will be discussed if – and to what extent – Order and Chaos are the founding principles of reality and of its different variations, in an ontological, gnosiological and/or practical sense. The aim is also to deepen and stimulate the debate around the objective (or subjective) character of these elements, in order to understand whether even today these ancient notions – of which some contributions will reconstruct the genealogy – are still fruitful or not in order to understand the reality and its structure, or whether they require an update thanks to the deconstructionist orientation of much of contemporary thought. Also the complementary side of the notions of Order and Chaos can be enhanced by showing how much this notion is co-implicated in the other – as Hegel and Nietzsche, with different perspectives, have broadly showed.


NR. 1 - 2020 - Ermeneutica del "Ponte" e del "Muro"

Invio entro: 30 maggio 2020

Il primo fascicolo di Informazione Filosofica è dedicato all’Ermeneutica del “Ponte” e del “Muro”: così può essere definito il tentativo di valorizzare il portato speculativo, esegetico e simbolico di tali concetti, con tutta la cornice metaforica in essi racchiusa e da essi promossa. Si tratta di una sfera conoscitiva interdisciplinare e pluralistica, in cui le figure del "Ponte" e del "Muro" possono essere interpretate in senso teoretico, descrittivo, simbolico, metaforico o analitico.

L’immaginario e la grammatologia che connotano le figure del "Ponte" e del “Muro” includono scenari complessi e proteiformi, in cui elementi identitari si sovrappongo ad altri inclusivi. I contributi proposti per il presente numero potranno così toccare temi diversi - dalla geofilosofia del ponte e del muro alla simbolica della mediazione e della conservazione, dai temi dell'interculturalità all'arte come forma pontificale, ecc. -, secondo una metodologia interdisciplinare.

Se infatti il “Ponte”, come riconosciuto da Silvio Bolognini nella recente pubblicazione collettanea da lui curata, Ermeneutica del “Ponte” (Mimesis, 2018), ha in sé non solo l'idea di transizione e tramite, ma anche un elemento identitario e connotativo che lo rende a tratti affine al “Muro”, così il “Muro” ha in sé un elemento dialettico e di mediazione che lo può lasciar intendere come struttura di transito, isola nell’arcipelago della complessità. Identità e alterità, formale e informale, apertura e chiusura, confine e passaggio si rapportano sempre dialetticamente.

Entrambe le figure rimandano allo sforzo costante, da parte dell’uomo, di superare una condizione percepita come necessaria di scissione, rappresentando la tensione verso un’unione fondata nel riconoscimento dell’alterità (nel caso del ponte), l’esigenza di sicurezza, radicamento, perseguimento della individuazione del proprio sé e di quello della comunità di appartenenza (nel caso del muro).


NR. 1 - 2020 – Hermeneutics of the “Bridge” and of the “Wall”

Submission until the 30thof May 2020

The first issue of Informazione Filosoficais devoted to the Hermeneutics of the “Bridge” and of the “Wall”: through this expression we can define the attempt to enhance the speculative, exegetic and symbolic nature of the concepts and metaphors of the “Bridge” and of the “Wall”. It concerns an interdisciplinary and pluralistic cognitive sphere, in which the abovementioned figures can be interpreted in a theoretical, descriptive, symbolic, metaphorical or analytical perspective.

The imagery and grammatology that characterize the figures of the “Bridge” and of the “Wall” include complex and dynamic scenarios, in which pivotal elements of identity overlap with others concerning inclusivity.

The proposals for this current issue can thus touch upon different related topics: from the geophilosophy of the Bridge and of the Wall to the problems of mediation and conservation, but also the themes of intercultural perspective, art traditions, etc., according to the interdisciplinary methodology hereby adopted.

In fact the “Bridge”, as recognized by Silvio Bolognini in the recent publication he has edited,Ermeneutica del Ponte(Mimesis, 2018), contains not only the idea of transition, but also an identitary and connotative element that makes it related to the “Wall”. At the same time the “Wall”, that can be understood as a structure of transition, has in itself a dialectical element of mediation: it can represent a kind of island in the archipelago of complexity. Identity and otherness, formal and informal, openness and closure, border and passage are always connected in a dialectic relation.

Both figures refer to the constant human effort of overcoming a condition perceived as division and scission, representing the tension towards a union founded in the recognition of Otherness (in the case of the Bridge), but also the need of security and the pursuit of the identification of its own identity and the one of the community of belonging (in the case of the Wall).